Penka Nesheva: “In Bulgaria aumenta la qualità nel settore enogastronomico”

Penka Nesheva, Delegata Accademia Italiana della Cucina, Delegazione di Sofia Sommelier dell’Olio, ci ha fornito un’intervista sull’evoluzione del settore enogastronomico e sulle prospettive della ristorazione in Bulgaria.

Dal suo importante punto di osservazione se ritiene che in Bulgaria ci siano imprenditori della ristorazione che lavorino alla ricerca della complessiva qualità.

“Da cinque anni osservo e partecipo profondamente al settore enogastronomico e la mia impressione è che chi si occupa del settore stia puntando sempre più sulla qualità. Si osserva un trend positivo, si utilizzano sempre più prodotti di alta qualità e prodotti a chilometro zero. Inoltre, i clienti sono sempre più esigenti e questo spinge i ristoratori a migliorare continuamente la qualità. Certo c’è ancora molto da lavorare in termini di qualità, la strada è lunga”.

La città di Sofia e la Bulgaria paese stanno diventando sempre di più attrattive per il turismo europeo. Esiste nel Paese a livello di istituzioni, pubbliche e private, la consapevolezza di inquadrare questi flussi in un percorso virtuoso senza invece affidarsi all’improvvisazione e alla precarietà.

“La Bulgaria è un paese molto bello e meraviglioso con la sua storia, cultura, arte, natura, cucina. Purtroppo è molto poco pubblicizzato e quindi sconosciuto agli stranieri. Ma quando uno straniero arriva in Bulgaria, se ne innamora e mentre è lì, fa già i suoi piani per la sua prossima visita”.

Quali ritiene siano i parametri per i cittadini bulgari di scelta e gradimento di un ristorante. Quale tipo di cucina preferiscono i bulgari. Come viene considerata la cucina italiana.

“I bulgari, così come gli italiani, amano stare insieme alla famiglia, agli amici e ai parenti. A loro piace trascorrere il tempo libero riunendosi con o senza occasione nei ristoranti. Quando si sceglie, la priorità è sempre il cibo delizioso, l’atmosfera accogliente e l’atteggiamento amichevole, o come sentirsi a casa. I bulgari preferiscono generalmente la cucina balcanica, che ha molti piatti comuni date le caratteristiche storiche e culturali della regione. A loro piace anche sperimentare cucine diverse, ad esempio la cucina italiana, giapponese e altre cucine asiatiche sono molto preferite. Per quanto riguarda la cucina italiana, in quanto cucina più apprezzata al mondo, anche in Bulgaria il numero di ristoranti italiani è in costante crescita. Ma sempre la qualità e la presentazione delle ricette tradizionali con autentici prodotti italiani devono essere protagoniste. C’è ancora su cui lavorare. Qui entra il ruolo dell’Accademia per mostrare la qualità, tutelare le tradizioni e valorizzare i ristoranti”.

Sia nella ristorazione che nell’ospitalità in Bulgaria, come nel resto dell’Europa si sta assistendo ad impennata al rialzo dei prezzi. Quali ritiene dal suo punto di vista siano le conseguenze di questi aumenti.

“L’aumento dei prezzi è il risultato di fattori geopolitici in Europa e nel mondo, e quindi dell’elevata inflazione. Speriamo che cambi molto presto.”

Sono ormai molto diffusi soprattutto a Sofia i ristoranti italiani. Vorremmo conoscere il suo giudizio di carattere generale e quali consigli darebbe ai nostri connazionali imprenditori.

“La qualità dei ristoranti italiani è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Ci sono già molti prodotti artigianali sul mercato bulgaro ed è sempre più facile per gli chef preparare ricette tradizionali. Negli ultimi anni sono venuti a lavorare in Bulgaria chef professionisti, alcuni di loro lavorano anche nel campo dell’alta cucina, e questo incide anche sulla qualità. Il mio consiglio agli imprenditori è di non farsi influenzare dal mercato e dai gusti locali, in modo che possano presentare autentici piatti italiani o le loro ricette originali a bulgari e stranieri. Anche la cucina italiana si evolve nel tempo insieme alle tradizioni”.

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, come si prospetta il 2023 per la ristorazione in Bulgaria.

“Dobbiamo sempre avere la speranza di uno sviluppo migliore e quindi dobbiamo lavorare con passione e in modo sostenibile. Dovremmo sempre accettare le difficoltà come opportunità di sviluppo e per un futuro migliore. Grazie per il vostro interesse e l’opportunità di esprimere questi miei pensieri sulla base dell’esperienza che ho”.

(autore Domenico Salerno)

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