La dottoressa Denitsa Mengova ha laurea in Filologia Italiana presso L’Universita’ di Sofia San Clemente d’Ocrida, seguita da laurea magistrale in Pubbliche Relazioni presso la medesima universita’.
Da 2016 socio fondatore e amministratore unico dell’agenzia ricerca personale “Rosta Balkani HR” nata per aiutare l’imprenditoria italiana sul territorio nazionale per la selezione di mano adopera.
E’ membro di Confindustria Bulgaria dove riveste incarichi di Coordinatrice del Comitato delle Donne di Confindustria Bulgaria nonche’ Vice Presidente del Gruppo Giovani.
Le statistiche recenti indicano che anche in Bulgaria la disoccupazione giovanile ha raggiunto proporzioni europee, laddove nell’ultimo decennio in Bulgaria i giovani avevano notevoli opportunità lavorative.
“Confermo tale statistica. Secondo il mio parere basandosi sul nostro lavoro quotidiano in agenzia i fattori sono piu’ di uno. I giovani bulgari, simile a quelli italiani, raramente studiano e lavorano. Negli ultimi anni si nota una tendenza di poca volonta’ di apprendimento di mestiere e da li’ e’ partita anche la minore fiducia nei confronti del giovani da parte dei datori di lavoro. Le possibilita’ ci sono comunque perché la Bulgaria a tutt’oggi è meta d’investimenti stranieri soprattutto nei settori dei servizi clienti e alcuni settori dell’industria”.
Sempre relativamente ai giovani i dati economici riferiti alla Bulgaria indicano un preoccupante aumento di giovani disoccupati che si rassegnano a non cercare un lavoro e di altri giovani che lasciano prematuramente gli studi scolastici.
Purtroppo e’ vero e mi dispiace ammettere che negli ultimi anni la tendenza di lasciare gli studi prematuramente si verifica soprattutto in provincia e nei piccoli villaggi della Bulgaria.
“I giovani non si rassegnano ad iniziare un nuovo lavoro/mestiere ricevendo degli stipendi piu’ bassi e cio’ comporta lo scontro tra i giovani lavoratori e i datori di lavoro che da parte loro non sono pronti a pagare i giovani con gli stessi parametri delle persone con esperienza. Un altro fattore, che io ritengo estremamente negativo per lo sviluppo lavorativo dei giovani, sono i loro genitori che spesso li mantengono a casa nativa fino ad eta’ avanzata con spese e perfino auto pagate.Questo non porta altro che demotivazione di cercare lavoro e perdita degli anni piu’ importanti per l’apprendimento di un mestiere, professione”.
Nella sua qualità di Amministratrice di un’azienda che si occupa di ricerche di personale quali ritiene siano le criticità attuali e quali invece le situazioni favorevoli.
“Gli stipendi medi in Bulgaria rimangono tra i piu’ bassi in Europa.L’inflazione negli ultimi mesi ha raggiunto il picco e per la gente e’ difficile continuare a lavorare per gli stessi redditi in quanto è aumentata la spesa per i generi di vita quotidiana.
Io sono ottimista e credo nel futuro positivo del mercato di lavoro in Bulgaria.A parte i nuovi investimenti importanti, soprattutto stranieri, ci sono delle aziende locali in espansione e un significativo numero di famiglie bulgare e giovani bulgari che rientrano in Patria per lavorare portando l’esperienza dall’estero”.
Cosa cercano gli imprenditori italiani al mercato del lavoro bulgaro?
“Gli imprenditori italiani in Bulgaria cercano prevalentemente delle persone con ottima conoscenza della lingua italiana, sia parlata che scritta. Ovviamente in relazione al loro settore i requisiti cambiano.
Direi che negli ultimi anni anche le richieste sono cambiate e da personale qualificato ormai ricercano anche personale giovane o meno qualificato da formare con dei professionisti italiani portando in Bulgaria il metodo “Made in Italy “.
Per tale motivo io personalmente ho intrapreso un’attivita’ di far introdurre lo studio della lingua italiana in una scuola privata fin dalle elementari, creando anche lezioni d’italiano online per bambini.
Cio’ che ci servira’ per il futuro di domani, lo dobbiamo creare oggi”
Le risultano richieste di personale da parte di imprenditori bulgari che vogliono iniziare attività produttive in Italia?
“Queste sono veramente poche. Direi che l’Italia, essendo un Paese “produttore” difficilmente ha bisogno di importare produzione da altri Paesi, almeno produzione dei settori che sono diffusi in Bulgaria.
Credo che per il futuro ci sara’ cambiamento anche in questa direzione.Mi ricordo che circa 8 anni fa solo i bulgari andavano a cercare lavori in Italia, mente negli ultimi anni, soprattutto nel periodo post Covid, in tanti italiani vengono in Bulgaria per cercare lavoro e spostare la loro vita”.
Cosa si aspetta dal 2023?
“Pace! La mia parola per 2023 e’ Pace!Per tutti! L’umanita’ ha vissuto e subito tanto, credo che questi momenti davvero brutti e distruggenti debbano finire!
Grazie di questa bellissima opportunita’ di presentare ai Vostri illustri lettori il piccolo resoconto sul mercato di lavoro in Bulgaria”.